Una menzione d'onore va al nostro professore di storia preferito. Tolti i panni di insegnante per un'intera estate, il nostro caro Alaric ha deciso di dedicarsi all'autodifesa. D'altronde non c'è modo migliore di iniziare la giornata post-serata di sbornia che recarsi nei boschi gelidi e picchiare un manichino! Il primo studente, in quella scura mattinata tra i boschi, è BuffElena Gilbert. Tuta attillata, sguardo fiero, trucco e parrucco perfetti anche appena sveglia, la nostra eroina segue le gesta dell'osservatore Salzman.

Lezione numero 1: POSIZIONE (foto sopra)
Mettersi di fronte al manichino, guardarlo negli occhi (o nel pallino del mirino al centro che il nostro caro osservatore si è preoccupato di disegnare), piede sinistro avanti e piede destro dietro, spalle tese, mani a forma di pungo e 1,2,3 via, pronti a sferrare un bel pugno. Ma cos'è? Niente qualcosa deve essersi inceppato nel meccanismo scaccia paletti di BuffElena. Ma nooo. "Sei troppo magra e debole, devi mettere un po' di carne su quelle ossa", la rincuora Alaric. Dopotutto non c'è niente di meglio di un complimento sincero per aiutare qualcuno a dare il meglio di sé nelle situazioni di presunto pericolo. Del resto Buffy esordiva con una battuta comica prima di accoppare i suoi nemici...

Lezione numero 2: RIFLESSI (foto sopra)
Per avere riflessi pronti bisogna saper usare l'elemento sorpresa. La cosa importante, quando ci si trova di fronte un nemico, è quella di non fargli capire le nostre intenzioni e stupirlo. E così mentre la cacciatrice si distrae, ormai stanca per i due pugni dati al manichino e stremata dai tanti complimenti del suo osservatore, Alaric agisce. Ecco le cose da fare: togliere la sicura alla granata alla verbena, lanciarla nelle mani della cacciatrice e sperare che non sia così stupida da farsela esplodere addosso puzzando così di verbena tutto il giorno. Ma qui la nostra BuffElena non ci delude e con uno scatto felino, prende la palla, la lancia in aria e TOUCHDOWN. Sei punti per la squadra di casa.
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